Il canto delle balene ha sempre affascinato i suoi ascoltatori: per la sua originalità rispetto al resto del regno animale, per la sua misteriosa bellezza, per la sua imperiosità.
R. Murray Schafer introduce brevemente il canto degli balene nel capitolo 2 del libro “Il paesaggio sonoro”, menzionando la sua parentela col canto umano, in senso musicale, persino la sua influenza nello sviluppo di certe sonorità della chitarra elettrica, ma anche il suo pesante significato di lamento quasi disperato, per la minaccia di estinzione di cui tutti ci sentiamo colpevoli.
I cultori di questa impressionante forma di espressione sono molti, naturalmente, e cercano di lasciare, quando possibile, la loro testimonianza.
Wikipedia (en, it) descrive il fenomeno, includendo alcuni campioni sonori (versione en) e naturalmente elencando altri link dove ascoltare registrazioni dal vivo.
Il sito Voices in the Sea si occupa di fauna marina in senso generale, inclusa l’analisi acustica dei loro segnali. In particolare, questa è una pagina dedicata alle balene, con numerosi filmati.
Nel dettaglio, il canto di ognuna delle (numerose) sottospecie viene illustrato attraverso spettrogrammi. Ad esempio per Humpback Whale .
Non mancano gli studi sul significato dei segnali: ad es. in questo video, Jim Darling spiega acuni aspetti della loro comunicazione a distanza.
The Oceania Project gestisce un canale soundcloud.com/iwhales dedicato, replicato anche su youtube e vimeo.
Il sito whalesong.net offre una raccolta di registrazioni. Promette anche un servizio di live-stream “Listen to the Whales” – che però, apparentemente, non funziona 🙁 Illustra la speciale tecnologia di registrazione utilizzata e suggerisce persino i metodi per emularla … https://kithub.cc/hydrophone/
Pierre Gauthier, un contributor di aporee.org, ha reso disponibili numerosi campioni, raccolti sulle coste di Reunion. Ad esempio …
Potete ascoltare anche le altre registrazioni, tutte a breve distanza nella stessa zona costiera, direttamente dalla soundmap. Viene quasi il dubbio che l’isola si chiami ‘Reunion’ proprio per questa ragione … 🙂
Un altro campione isolato, sulla costa del Mozambico:
Alcuni compositori si sono lasciati influenzare e hanno composto musica liberamente ispirata al canto delle balene. Tra questi:
George Crumb: Vox Balenae (ad es. eseguito da Atlanta Chamber Players, con partitura video)
Il fascino di questo suono non è neppure sfuggito alla industria discografica: già negli anni 70 le prime registrazioni furono distribuite commercialmente. Oggi è addirittura possibile trovare raccolte di “canti” catalogati nella categoria “ambient”, della cui originalità è talvolta lecito dubitare: in alcuni casi si tratta di edulcorati remix, quando non addirittura di suoni sintetici. Si trovano facilmente nei maggiori siti di streaming, in youtube, etc.
Una raccolta di ottima qualità è inclusa nel numero “agp28 – Whale Songs” della collezione “Avant Garde Project”, ospitata in archive.org/details/agp28, edita originalmente in un LP da Music Gallery Editions (Canada) e ripubblicata qui in formato FLAC, in quanto non più reperibile. Si tratta di veri e propri paesaggi sonori marini, dove le balene si trovano sempre in buona compagnia …
Infine, non è difficile trovare altre fonti di informazione, cercando su web termini come ‘whale song‘, ‘whale sound‘, ….
Se conoscete ulteriori sorgenti di ascolto del canto delle balene, aggiungete un commento indicando come raggiungerle: il post verrà eventualmente aggiornato per includere il vostro suggerimento.